14 Dicembre 2011 - 5 Febbraio 2012 - Ombre di Guerra

Museo dell'Ara Pacis - Roma



Il soldato che stringe il fucile, traumatizzato dalle bombe in Vietnam, nello scatto di Don McCullin; la veglia funebre in Kosovo di Merillon; la bandiera americana piantata su Iwo Jima nella Seconda Guerra Mondiale; il miliziano ripreso da Robert Capa colpito a morte nella guerra civile spagnola, le fosse comuni della Bosnia nelle foto di Gilles Press, la guerra nel Libano di Paolo Pellegrin. Sono solo alcune delle immagini della mostra Ombre di guerra, vere icone del nostro tempo che raccontano, una dopo l’altra, le guerre più recenti.
Ombre di guerra è un progetto Contrasto che nasce su proposta dalla Fondazione Veronesi nell’ambito delle iniziative legate alla terza Conferenza internazionale Science for Peace (Milano, 18-19 novembre 2011), oggi alla sua terza edizione, e che si propone come obiettivi la diffusione di una cultura di pace e la progressiva riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo.

Fotografi in mostra
Abbas, Eddie Adams, Lynsey Addario, Dimitri Baltermants, Micha Bar-Am, Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Werner Bishof, Phili Blnkinsop, Jean-Marc Bouju, Alexandra Boulat, Margaret Bourke-White, Henri Bureau, Larry Burrows, Romano Cagnoni, Robert Capa, Gilles Caron, Francesco Cito, Mario De Biasi, Corinna Dufka, Thomas Dworzak, Stuart Franklin, Leonard Freed, Mauro Galligani, Marc Garanger, Jean Gaumy, Ashley Gilbertson, Stanley Greene, Philip Jones-Griffith, Ron Haviv, Tim Hetherington, Henri Huet, Yevgeni Khaldei, Josef Koudelka, Alex Majoli, Eiichi Matsumoto, Don McCullin, Susan Meiselas, Georges Merillon, Davide Monteleone, James Nachtwey, Paolo Pellegrin, Gilles Peress, Joe Rosenthal, Sebastião Salgado, David “Chim” Seymour, Crhistiane Spengler, Tom Stoddart, Anthony Suau, Gerda Taro, David Turnley, Nick Ut, Peter van Agtmael, Riccardo Venturi, W. Eugene Smith, George Steinmeyer, Laurent Van der Stockt, Francesco Zizola.


Fonte

www.arapacis.it